Vodka
Non era possibile non parlare della vodka nel sito….infatti essa
accompagna la vita, i viaggi, le gioie e le difficoltà e tutto quanto
accade generalmente in Russia e dunque
anche in Siberia…Almeno un’introduzione generale al fenomeno era necessaria.
Proverbi:
“Non esiste vodka buona o cattiva, può essere poca o
sufficiente”
“Se la
vodka disturba il tuo lavoro, smetti di lavorare” “Ubriaco
di mattina, libero tutto il giorno”
Lascio dunque la parola in
questa pagina ad un caro amico, che se
ne intende certo meglio di me…ed anche di parecchi russi ! ! ! Le parole
seguenti sono le sue.
Se
penso alla vodka, la prima cosa che mi viene in mente è la Russia.
Poi mi
viene in mente la parola voda, acqua in russo, da cui deriva la parola
vodka, il vezzeggiativo che, in maniera ironica, indica come “acquetta” la
potente bevanda alcolica dal colore trasparente, tanto bevuta e apprezzata nei
bar di tutto il mondo. La vodka in Russia ha un significato particolare,
essendo parte della cultura, passata ma anche presente, del più grande Paese
del Mondo. Eh sì, esiste una vera e propria cultura della vodka, una sorta
di codice che ne regolamenta l'uso nella tradizione russa in ogni famiglia. E
così ce ne si accorge anche non appena si entra in un qualunque
supermercato o negozio di alimentari: la vodka è capace di occupare intere file
di scaffali con le bottiglie dalle forme più strane, dai nomi più incredibili e
dalle etichette sobrie o bizzarre a seconda dalla provenienza.
Vodka
liscia, vodka al miele, vodka alle erbe, vodka ucraina, vodka al peperoncino,
vodka proveniente dalle varie regioni della Russia, da città sconosciute e da
località remote. Vodka rossa, vodka al grano saraceno, vodka da
La
quantità, diciamo standard, da bere, anche se non ne esiste una, è
Come
già scritto, ci sono miriadi di marche di vodka diverse per cui la prima volta
che vi capiterà di trovarvici di fronte potreste essere in difficoltà nella
scelta della bottiglia giusta. Non è detto che la vodka più cara sia la
migliore e viceversa la più economica la peggiore. Cercate di capire quale
bottiglia compra chi ha più esperienza di voi e magari guardate che bottiglia
prende il russo davanti a voi nel negozio o al chioschetto e prendete la
stessa, o piuttosto chiedete alla negoziante di indicarvene una buona o
particolare. La vodka in Russia viene bevuta liscia sia a temperatura ambiente
che da frigo. Nel primo caso il gusto è più persistente che nel secondo, che
invece sembrerà liscio, come bere un pezzetto di freddo siberiano.
La
vodka è un simbolo di ospitalità e cortesia. Se si è ospiti è normale portare in
dono al capo famiglia una bottiglia di vodka; nelle feste comandate la vodka è
la regina indiscussa della tavola ed è lei che pensa a riscaldare e a creare
quell'aria di ebrezza tra i commensali. Meglio bere solo vodka, senza
mischiarla ad altre bevande alcoliche, come la birra ad esempio. In questo caso
è decisamente meglio una birra chiara , una pils o una lager, tranquille e
dissetanti. Poi c'è anche il miscuglio tra le due bevande detto jorsh.
Un cocktail micidiale che arriva diretto in testa. Tanto è vero che in Russia
un detto dice: “Vodka senza birra sono soldi buttati al vento”. Le donne o
signore invece preferiranno, oltre alla vodka liscia, una vodka più delicata,
dolciastra, femminile. Un liquore o aperitiv, così
come l'ho sentito chiamare : kliukva o... i nomi delle bacche fatti
macerare in questi aperitiv più leggeri e dolciastri.
Ma
torniamo alle varie tradizioni in cui si è soliti consumare vodka, la nostra
regina, o zarina meglio ancora. Al cimitero, nel momento del funerale, i più
cari si stringono attorno al tumulo e bevono in onore del defunto, e versano un
bicchierino anche per la sua anima o spirito. Questo bicchierino assieme a un
pezzo di pane o a un cetriolo vengono lasciati sulla base della lapide o dietro
la croce. Dopo 40 giorni dalla morte è d'obbligo una visita al cimitero con
conseguente bevuta. È un momento che ho provato la scorsa estate: attimi tristi,
di silenzio, di pensieri e di incontro con lo spirito del defunto. È
del tutto normale questa pratica, per cui la gente in Russia non farà caso
quando berrete, senza scontrare i bicchierini mi raccomando, sulla lapide del
caro defunto. Si beve in onore di qualche d'uno, in onore di un sentimento
quale l'amore, il terzo tost generalmente è infatti dedicato “za
lubov”. Importante prima di bere, come già detto, esprimere un tost
e non limitarsi al banale cin-cin, banale sì, ma anche una
tipica usanza nazionale, italiana, che va a braccetto con allegria e momenti di
festa.
Insomma
in Russia la vodka è parte integrante della società e della cultura del popolo,
tanto è vero che anche negli Stati che appartennero all'Unione Sovietica la
vodka è rimasta una bevanda diffusa e consumata anche dalle nuove generazioni.
Certo, a mio avviso, la qualità della vodka Russa è di gran lunga superiore
alla qualità della vodka prodotta negli stati CSI (Comunità degli Stati
Indipendenti nda) e forse anche superiore alle vodke prodotte in altri paesi
europei quali, ad esempio, la Polonia, la Finlandia, la Svezia e l'Ucraina.
Ma dove
è nata la vodka ? C'è chi dice in Polonia e c'è chi dice in Russia e queste
sono le due grandi linee di pensiero che si contendono l'origine del distillato
trasparente più famoso al Mondo. Per ora non entro nel merito della sua storia
e delle sue origini, voglio invece cercare di far emergere quegli aspetti
legati alla cultura del bere e consumare vodka. La vodka nella letteratura ad
esempio. Nella letteratura russa il primo scrittore che mi viene in mente che
ha raccontato del consumo di vodka e di superalcolici negli anni '
Una
serie di modi di dire in Russia hanno come protagonista la vodka o comunque il
tema dell'alcool. Ne riporto alcuni, che mi sono stati suggeriti da un amico:
“Non
esiste vodka buona o cattiva, può essere poca o sufficiente”
“Se la
vodka disturba il tuo lavoro, smetti di lavorare”
“Ubriaco
di mattina, libero tutto il giorno”
“Bevi
la vodka e la terra tremerà”
Vodka
come collante dell'anima russa, come carta d'identità della nazione, resistente
persino al crollo del comunismo.
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